Cosa serve per leggere? Un cervello anfibio e un paio di orecchie ben aperte

Esce in libreria in questi giorni per i tipi delle edizioni Aras un mio volumetto, con la prefazione di Giorgio Zanchini, intitolato Cervelli anfibi, orecchie e digitale. Esercizi di lettura futura, che riproduce il testo della lectio magistralis tenuta lo scorso anno a Urbino in occasione del Festival del giornalismo culturale. E proprio a Urbino il libro sarà presentato venerdì prossimo: ne discuterò con Franco Bertini, Piero Dorfles, Lella Mazzoli, Giancarlo Laurenzi, Federica Savini. Qui un’intervista andata in onda su SKY TG24. La tesi che sostengo può essere in estrema sintesi così riassunta: la rivoluzione digitale non ha prodotto finora alternative efficaci al libro cartaceo e lo dimostra il mancato successo degli e-book, di cui era stato profetizzato il ruolo di sostituto del libro analogico, più volte dato per morto; il libro elettronico attuale è infatti un’imitazione del libro tradizionale e per questo non si è diffuso al di là della platea dei lettori abituali; solo un prodotto editoriale concepito in ambiente digitale e realmente innovativo potrà forse mettere in discussione il libro come siamo abituati a conoscerlo e addirittura la comunicazione scritta; dovrà essere uno strumento coerente con gli stili di apprendimento e di intrattenimento che abbiamo acquisito e fruibile in modalità multitasking; la enorme diffusione che stanno avendo podcast e audiolibri fa pensare che la “lettura con le orecchie” possa dar vita a una nuova era nella rivoluzione della lettura. Questa previsione mi pare verosimile, ma non è detto che sia auspicabile.

L’importante è dare anche al digitale una sua propria complessità e salvare la “lettura profonda”, di cui parlano i cognitivisti, e la capacità di innescare processi di appropriazione critica. Per utilizzare fino in fondo le opportunità offerte dalle tecnologie, è necessario sapersi muovere con uguale padronanza in ambiente analogico e in ambiente digitale e quindi una educazione alla lettura “anfibia”.

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Una risposta a Cosa serve per leggere? Un cervello anfibio e un paio di orecchie ben aperte

  1. What evidence does Solimine present to support his argument?

    Regard Telkom University

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