I “veri casalesi”: buone notizie e buone pratiche

Di questi tempi avvertiamo tutti un gran bisogno di buone notizie e merita apprezzamento, quindi, l’esistenza di un premio giornalistico dedicato proprio alla segnalazione di avvenimenti e storie di segno positivo. Un episodio che possiamo definire una “buona notizia”, tanto più rilevante perché proviene da un territorio di solito citato solo per attività criminali, riguarda la nascita della biblioteca di Casal di Principe. Ne ho parlato su questo blog circa due anni fa, ricordando l’iniziativa di una ragazzina di seconda media che tempo fa scrisse al neo eletto sindaco (il Comune usciva da un lungo commissariamento per infiltrazioni mafiose nell’amministrazione) chiedendo l’istituzione di una biblioteca, «un posto – così lo descriveva Maria Zagaria, questo il nome dell’autrice della lettera – dove confrontarmi e studiare con i miei amici, dove tutti i miei compaesani possono ritrovarsi per stare in compagnia e fare dibattiti su argomenti di attualità. Ma, soprattutto, un posto dove posso coltivare la mia più grande passione: la lettura». In una cittadina dove le emergenze e le priorità erano tante, accadde il miracolo: il primo cittadino Renato Natale lesse la lettera, si presentò in classe, parlò con i ragazzi e decise di istituire la biblioteca.

Questa notizia – che potremmo definire anche una “buona pratica” di dialogo fra cittadini e amministratori, capaci di recepire i desideri degli amministrati – torna ora a galla. Il Forum del libro, infatti, ha inserito Casal di Principe tra le tappe del suo viaggio nell’Italia che legge, organizzato insieme al Centro per il libro e la lettura e alla trasmissione televisiva Quante Storie. Qui potete ascoltare il racconto dalla viva voce di Maria e del sindaco: altro che “clan dei casalesi”, questi sono i veri casalesi, dome dice il sindaco nella fase finale dell’incontro!

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