Anche la poesia entra nella famiglia dei Premi Strega

Con la vittoria di Vivian Lamarque, autrice della raccolta L’amore da vecchia edita da Mondadori, si è conclusa la prima edizione del Premio Strega Poesia. Il 5 ottobre, nello scenario del Tempio di Venere e con il Colosseo illuminato a fare da sfondo, si è svolta la serata finale, trasmessa in diretta su RAI Cultura e condotta in modo garbato ma con brio da Ema Stockholma: le letture delle poesie dei finalisti sono state intervallate con l’esibizione di musicisti che si rifanno al linguaggio poetico e con altri interventi (qui un resoconto della serata).

Il successo della manifestazione — per l’accoglienza che il bando di partecipazione ha avuto tra gli autori e gli editori, che hanno sottoposta alla giuria 135 raccolte poetiche; per il riscontro di pubblico che hanno avuto i numerosi incontri cui hanno preso parte i cinque poeti finalisti in varie città d’Italia e che prosegue ora anche con una tappa a Berlino; per l’attenzione con cui la stampa ha seguito questa novità — deve far riflettere. La poesia ha sempre vissuto da forte contraddizione: da una parte viene giustamente considerata come la forma più alta della espressione letteraria, ma al tempo stesso è stata spesso tenuta ai margini del circuito librario, essendo considerata un genere di nicchia e senza mercato. Da qualche tempo, invece, è possibile avvistare dei segnali di un ampliamento dell’interesse verso questa forma d’arte: si moltiplicano reading, spettacoli di poetry slam e altre performance; accanto alle pubblicazioni di piccoli editori specializzati sono nate collane anche presso grosse sigle editoriali generaliste, con un incremento dei titoli pubblicati nell’ordine del 20%; la musica, a cominciare dal rap, e i social network hanno contribuito ad avvicinare il pubblico giovanile a questo genere letterario; alcuni casi editoriali, come l’antologia curata da Lorenzo Jovanotti, hanno accentuato ulteriormente la popolarità della poesia tra i più giovani. Per questi motivi, la Fondazione Bellonci, che da tempo riteneva doveroso lavorare anche per la promozione della poesia e aveva in animo di cimentarsi anche con l’organizzazione di una competizione tra poeti, ha rotto gli indugi e ha deciso quest’anno di partire con questa nuova iniziativa, uscendo dal terreno della narrativa praticato finora, e accendendo i riflettori sulla poesia.

I risultati ci incoraggiano ad andare avanti, nella speranza di poter far arrivare la poesia a un numero sempre maggiore di lettori.

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