Lettori fomentati. Una lezione che viene dalla Spagna.

La Spagna ha varato da poco il nuovo Plan de fomento de la lectura 2017-2020. Questa nuova campagna fa seguito al precedente piano, che era articolato in tre fasi: nel periodo 2001-2004 si partì con azioni di sensibilizzazione all’interno della società, per creare la consapevolezza sull’importanza della lettura, e si privilegiarono gruppi con difficoltà (immigrati, anziani, disabili, detenuti, persone con scarso reddito); nel 2004-2007 le attività furono rivolte prevalentemente alle famiglie, individuate come ambiente ideale per l’acquisizione di solide abitudini di lettura; nel 2008-2011 ci si rivolse in particolare ai giovani e fu garantito un forte sostegno a festival, fiere e manifestazioni pubbliche.

Qui conviene ricordare tre filoni di attività che furono posti in essere:

Programmi per gli studenti

–      All’interno delle scuole sono stati organizzati incontri con autori spagnoli di diversi generi letterari, favorendo il dialogo con gli studenti;

–      Un programma particolare riguardava la lettura dei classici, presentati e commentati da autori contemporanei; gli studenti si sono cimentati poi in un concorso con in palio dei pacchi di libri.

–      Un altro programma mirava a divulgare le opere degli autori spagnoli contemporanei tra gli studenti universitari.

Programmi per le biblioteche pubbliche

–      Sono stati effettuati investimenti significativi nelle biblioteche pubbliche;

–      Si è favorito lo sviluppo di reti informatiche di cooperazione tra le biblioteche.

Azioni di comunicazione

–      Creazione di un’immagine che identificasse tutte le attività, a prescindere da chi le realizzava;

–      Spot in televisione, al cinema, su Internet;

–      Campagne di sensibilizzazione sulle spiagge e durante le manifestazioni sportive.

Colpisce, in confronto all’improvvisazione di certe iniziative italiane e alla mancanza di coordinamento degli interventi, la sistematicità con cui gli spagnoli hanno impostato il loro piano d’azione. Non deve sorprendere, quindi, che il Plan de fomento abbia prodotto risultati significativi, se è vero che la lettura in Spagna – che partiva da indici molto bassi – viene ora praticata da una percentuale di cittadini pari al 62,2%, assai più elevata di quella italiana e paragonabile alla situazione di paesi storicamente più avanzati, come la Francia.

Ora, a distanza di qualche anno e dopo un acuto periodo di crisi, il piano riparte seguendo sei linee di azione strategica:

  1. Promozione delle abitudini di lettura, consolidandole in chi già si accosta a questa pratica e stimolando quei settori della popolazione che ancora sono lontani dalla lettura. Terreno privilegiato di azione sarà la famiglia.
  2. Promozione della lettura in campo educativo, a partire dal principio che la lettura è uno strumento di base per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla cultura, per sviluppare le potenzialità personali e la possibilità di partecipare alla vita sociale. Per un migliore sviluppo delle competenze di alfabetizzazione negli studenti, verrà dato particolare impulso alle biblioteche scolastiche.
  3. Rafforzamento del ruolo delle biblioteche, intese come rete che promuove la parità di accesso all’informazione e alla cultura. Le misure prevedono azioni per la sostenibilità dei servizi bibliotecari, potenziamento delle tecnologie digitali per fornire il servizio ovunque, sviluppo della cooperazione.
  4. Rafforzamento del settore librario, che è la principale industria culturale spagnola, anche in considerazione della diffusione della lingua castigliana nel mondo. Già dagli anni ’80 è previsto un sostegno pubblico alla pubblicazione di libri di alta rilevanza culturale. Si intende inoltre favorire la coesione fra tutti gli agenti che compongono la catena del libro (autori, editori, distributori e librai).
  5. Rispetto della proprietà intellettuale, attraverso azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e incrementando l’offerta di contenuti digitali disponibili.
  6. Miglioramento degli strumenti di analisi – nel contesto economico, sociale, culturale e tecnologico – sotto la responsabilità dell’Observatorio de la Lectura y el Libro.

Ognuna di queste linee d’azioni verrà sviluppata attraverso interventi che il piano descrive, combinando insieme attività promozionali e azioni a carattere infrastrutturale, che certamente produrranno effetti rilevanti e duraturi.

Abbiamo molto da imparare da nostri cugini iberici. 

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