Cultura e mobilità sociale

In questi giorni si tiene a Trento la decima edizione del Festival dell’Economia, dedicata alla mobilità sociale, punto debole della società italiana: nel nostro Paese è altissima la probabilità che le giovani generazioni siano inchiodate allo status determinato dalle proprie origini familiari, che i figli svolgano attività lavorative simili a quelle dei genitori, che le disparità sociali si tramandino negli anni. In tempo di crisi si assiste a una contrazione della mobilità e le occasioni per salire sull’ascensore sociale e migliorare la propria condizione sono sempre minori. In questo senso, la mancanza di opportunità non è solo una questione etica, ma rivela anche una fondamentale questione economica. La staticità danneggia tutti, non solo che è confinato in uno strato sociale più svantaggiato.

Molti incontri e dibattiti sono dedicati al ruolo che cultura e istruzione possono avere come fattori di “democrazia reale” e veicoli privilegiati di mobilità sociale.

 

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